
Ricerca
Giovanni Fava è un artista visivo la cui ricerca si concentra su tematiche legate alla memoria individuale e collettiva, alla scrittura come forma visiva, e alla rappresentazione del confine dello spazio fisico, psicologico ed esistenziale.
Il suo lavoro si sviluppa attraverso un approccio stratificato e materico, in cui frammenti, segni, parole e superfici si sovrappongono, si cancellano o si riscrivono, dando forma a una narrazione visiva densa e fluida.
Negli anni ha approfondito il rapporto tra gesto pittorico e stratificazione del pensiero, attraverso una pratica che combina tecniche tradizionali con modalità di intervento non convenzionali, come il ritaglio, l’abrasione, la sospensione e l’assemblaggio di materiali eterogenei.
La scrittura e il cut-up letterario sono diventati strumenti fondamentali per esplorare i meccanismi del ricordo, la discontinuità della memoria e la trasformazione dell’identità.
Un aspetto ricorrente delle sue pratiche più recenti è una profonda riflessione sulla fragilità della memoria e della condizione umana. Questo tema è stato sviluppato anche nella dimensione installativa, come nell’opera Fragili sospensioni, un’installazione che esplora il delicato equilibrio tra materia e vuoto nell’atto di sospendere, non inteso solo come elevazione, ma anche come interruzione.
Frammenti di memorie personali rinascono sotto nuove forme, in bilico tra la precarietà del pensiero e la nostra fragilità. Attraverso una costante indagine sulla materia come traccia e sulla memoria come azione di sedimentazione e riscrittura, Fava ha costruito un linguaggio coerente, riconoscibile e in continua evoluzione, che si è espresso in diversi ambiti, anche grazie a collaborazioni con gallerie e istituzioni attive nel campo della ricerca contemporanea.
Biografia
Giovanni Fava (1981) inizia a frequentare lo studio del Maestro Cesare Berlingeri dal 1999, diventando suo assistente fino al 2007, contribuendo alle attività di studio e all’allestimento di numerose esposizioni, sia in Italia che all’estero.
Nel 2001 si iscrive all’ Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria al corso di Pittura. Dal 2007 partecipa a svariate mostre personali e collettive. Nel 2014 ha inizio una collaborazione con la Galleria d’arte Ellebi, che lo vede impegnato in diverse manifestazioni, mostre personali (Declinazioni A. Marrocco – Giovanni Fava. Curata da Antonio d’Avossa) e svariate mostre collettive ( I’m on fire a cura di Martina Cavallarin, Dialoghi d’Arte) presentando i suoi lavori in fiere nazionali ed internazionali come Artefiera Bologna, 2016 – Yia Art Fair – Parigi, Maastricht. Nel 2018, in collaborazione con la Five Gallery di Lugano, prende parte alla terza edizione di WOPART – Work On Paper Art Fair di Lugano e Art Karlsruhe in Germania. Nel 2023 in collaborazione con Aurora Penne e la Galleria d’arte Ellebi allestisce una mostra personale dal titolo Dare forma ai pensieri, curata da Ermanno Tedeschi, presso il Museo Officina della Scrittura di Torino. Nel 2024 entra a far parte della Collezione Banca Patrimoni Sella con l’opera Mare 2018.